giovedì, novembre 13, 2008

IL FUTURO DELLE SCUOLE D'INFANZIA

I servizi educativi della città di Torino, hanno convocato i Presidenti di tutti i Comitati di Gestione delle scuole dell'infanzia comunali ieri pomeriggio per una presentazione del futuro sistema scolastico. Erano presente l'Assessore alle Risorse Educative il Dr. L. Saragnese e il Direttore della Divisione il Dr. A. Garbarini che sono intervenuti entrambi durante questa assemblea.

Ecco un piccolo resoconto di cosa si è detto anche se gli elementi sono tanti e sono anche molto complessi...

Prima cosa, questa riunione è stata organizzata in seguito alle informazioni che sono apparse sui giornali al riguardo dei vari accorpamenti delle scuole di Torino. Il Dr. Saragnese ha tenuto a precisare che questi accorpamenti non hanno niente a che vedere con il decreto-legge della Gelmini ma che era già prevista una riorganizzazione delle scuole dell'infanzia, come ogni anno.

Ci ha anche esposto con i numeri la situazione delle scuole a Torino :

ci sono 85 scuole comunali dell'infanzia, 55 scuole statali e 55 scuole paritarie private che garantiscono 20'000 posti e che assicurano la quasi totalità delle domande.

Cosa è cambiato negli ultimi anni ?

Prima di tutto, la condizione economica del nostro paese. E anche l'adesione all'Unione Europea con risorse sempre meno abbondanti e con un sistema più rigido. Le domande delle scuole dell'infanzia sono andate crescendo negli anni con sempre meno mezzi a disposizione.

Questo spiega la volontà da parte del Comune di Torino di riequilibrare il rapporto tra scuole statali e scuole comunali con un maggior impegno dello Stato sulla scuola. Altre cifre : la città di Torino spende 60 milioni di euro per la scuola e lo Stato finanza in parte queste spese con mezzo milione di euro.

Il progetto del accorpamento delle scuole comunali è stato pensato in base alla collocazione degli edifici : ad esempio se vicino a una scuola dell'infanzia c'é una scuola elementare, media o statale, si uniscono tutte con una sola e unica gestione, in modo da alleggerire i costi per la Città e con lo scopo importante di investire di più nei nidi d'infanzia, dove la domanda è molto importante.

Questa è stata la presentazione fatta da parte dei Servizi Educativi.

Dopo la parola è stata data all'assemblea e provero a sintetizzare al meglio le domande e gli interventi :

La prima cosa che si è detta é il dubbio che questi accorpamenti non siano stati pensati alla luce del decreto Gelmini... diventando statali queste scuole saranno per forza sotto la legge Gelmini con tutto quello che già sappiamo : maestro unico, orari ante-pomeridiani etc...

Sono state sottoposte domande importante all'Assessore :

- come saranno gli orari per queste scuole accorpate ?
- le maestre avranno i requisiti per passare alle scuole statali ? (a questo proposito, le scuole statale funzionano non con graduatorie ma con concorsi statali)
- il pre e il post-scuola col sistema comunale è garantito dalle maestre e col sistema statale dalle cooperative. Che ne sarà della continuità per i nostri bimbi ?
- Si sa che in generale i genitori provano ad inscrivere i propri figli nelle scuole comunali e dopo come seconda scelta nelle statali... ci sarà un motivo ?
- Si costruiscono nuovi quartieri a Torino senza pensare a prevedere anche le strutture scolastiche ?
- Quali saranno i tempi per questo progetto ? Dove dobbiamo iscrivere i nostri figli a gennaio ?

Sotto questo profilo, gli accorpamenti sembrano più dolorosi...

L'altro aspetto che é stato discusso é la poca informazione ai genitori su questo progetto. Il Dr. Saragnese ha spiegato che il contenuto dell'articolo pubblicato sulla "Stampa" del 4 di ottobre scorso, non era ancora definitivo, perché era solo un progetto che è stato dato ai giornali, niente sarebbe dovuto rimanere all'interno del gruppo di lavoro. Questo progetto di ridimensionamento sarà graduale ma per il momento ci sono tanti problemi tecnici a causa delle normative nazionali.

Il sistema attuale non è in grado di garantire continuità neanche per il sistema comunale e nel futuro le risorse saranno sempre di meno. Il Dr. Saragnese precisa anche che il Comune di Torino é uno dei comuni che ha fatto più assunzioni a tempo indeterminato negli ultimi due anni. Secondo una normativa di Tremonti, ogni 10 dipendenti che vanno in pensione solo uno sarà assunto, come supplente, incrementando ancora di più il problema del precariato. E dunque colpa dello Stato perché la legge impedisce di assumere personale a tempo indeterminato.

Il Dr. Garbarini ci ha spiegato che nel caso di Torino, passare al sistema statale ha il vantaggio di assicurare maggiori mezzi alla scuola. Nei prossimi tre anni sono previsti 200 pensionamenti e ci sarà bisogno di insegnanti ! La voce che corre sui pre-pensionamenti è errata. Tanti insegnanti delle Comunali vogliono passare alle Statali perché sono pagati un po di più e c'è anche più flessibilità. Altra precisazione da parte del Dr. Garbarini è che il personale docente statale è sempre stato assunto tramite normative di legge.
Il bilancio dei Servizi Educativi nei ultimi tre anni è costante : 250'000 milioni di euro.

L'assemblea ha anche chiesto all'Assessore di prendere una posizione sul Decreto Gelmini.

Il Dr. Saragnese pensa che è difficile per il Governo di rivoluzionare con questo decreto la vita di milioni di famiglie italiane. Per esempio, col cambiamento di orario si va ad intervenire sui diritti del istruzione dei bambini e l'ideale sarebbe mantenere il modello di scuola attuale.

Alla fine della riunione, si torna al concreto : cosa succede adesso con questo progetto di accorpamento ?

Per il momento, il piano provinciale del ridimensionamento è stato proposto alla Regione che lo deve approvare, se non sbaglio, il 30 novembre 2008. Lo Stato deve ancora accettare questo progetto e si farà quando assegna l'organico alle Regione e solo a quel punto si saprà se viene accettato o no. Sempre secondo il Dr. Saragnese : il Ministro al Educazione sembra avere qualche difficoltà con i tempi di attuazione del suo decreto e vorrebbe spostare i tempi in avanti cosa che sembra impossibile ! Prima ci sono le iscrizioni alle scuole, dopo la formazione delle classi ecc... Questo vuole dire in termini di tempi che si fa dalla primavera e si finisce più o meno a fine luglio. Se i tempi vengono spostati in avanti, ci sarà solo un grande casino.

Spero di essere stata chiara (contando col fatto che l'italiano non é la mia lingua madre) e che queste informazioni vi siano utili.

L'impressione generale che ho avuto uscendo da questo incontro, come cittadina prima di tutto ma anche come mamma, è la difficoltà di lottare contro un sistema politico che sembra veramente pensato contro le famiglie e i lavoratori.. com'è possibile per il Governo avere cosi poca considerazione per i cittadini del suo proprio paese ? Per il futuro dei nostri figli ?

Perché ad ogni domanda sottoposta la risposta era (quasi) sembra la stessa : è colpa della legge. La legge é fatta male... e contro di questo non si può fare nulla. La legge crea precariato. La legge crea una scuola sempre più scarsa. Ma la nostra lotto continua...

Beatrice

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