Pubblico il verbale del incontro tra i Presidenti delle Commissioni Scuola Famiglia e dei Comitati di Gestione con l’Assessore ai servizi educativi Mariagrazia Pellerino avenuto il lunedì 16 gennaio 2012 alle ore 17 presso la sala riunioni di Via Bazzi
Assessore: Obiettivo dell’incontro è la richiesta di partecipazione da parte dei genitori per ripensare i servizi educativi della Città al fine di mantenerli pubblici e di dare risposte ai nuovi bisogni che si sono creati. L’obiettivo che si vuole perseguire è di renderli economicamente sostenibili per il Comune e per le famiglie in quanto il 20% della popolazione di Torino è sotto la soglia di povertà relativa: occorre dare risposte a chi non può permettersi di pagare le rette, a chi lavora in nero come la badanti, le immigrate e le cittadine che lavorano con contratti atipici che non hanno neanche la possibilità di esprimere i loro bisogni in quanto non rappresentate.
Il Patto di stabilità impone ai Comuni di assumere un dipendente ogni cinque pensionamenti ed il bilancio per le assunzioni a tempo determinato non deve superare il 50% del bilancio del 2009. Inoltre sono minori i trasferimenti agli enti locali da parte dello Stato.
Occorre condividere i percorsi decisionali per dare risposte a questa situazione, accogliere proposte e contributi da parte del personale che opera nei servizi, dei genitori e delle organizzazioni sindacali: ci saranno quindi altri incontri con le parti sociali, i beneficiari dei servizi ed i coordinatori responsabili per costruire un percorso partecipato al fine di mantenere i servizi e garantire la qualità con equità in modo che non sia un’eccellenza riservata a pochi.
Il taglio del bilancio comunale di quest’anno è fra i 100 ed i 200 milioni di euro (15% in meno rispetto all’anno scorso), l’entità dipende dall’IMU pertanto ancora non si sa la cifra esatta.
Per quanto riguarda le supplenze, 300 sono state confermate fino a giugno, grazie al fatto di aver dato continuità nel periodo delle vacanze natalizie, inoltre 50 supplenze per assenze brevi sono state confermate fino a giugno.
Il Comune ha fatto rete con Milano, Napoli, Bologna, Genova e Firenze per incontrarsi col Ministero, così come farà l’ANCI con Fassino per chiedere di escludere dal Patto di stabilità le spese previste per i servizi essenziali (tra cui i nidi e le scuole dell’infanzia). Uno dei dirigenti del Ministero ha già espresso parere favorevole a riguardo (istanza presentata nel Decreto Mille proroghe presentato dal PD).
Occorre quindi immaginare nuovi servizi ed integrare quelli esistenti accorpandoli come ad esempio i Centri per bambini e genitori che hanno orari e modalità di gestione diversi uno dall’altro.
L’idea è di arrivare ad un sistema formativo integrato con regole e modalità di gestione condivise per tutti i servizi. Si è già iniziato con estate ragazzi (Cogli l’estate) per cui tutte le offerte del catalogo della Città hanno gli stessi requisiti di qualità.
I laboratori di ITER verranno mantenuti ma le attività si terranno nelle scuole per facilitare la partecipazione degli insegnanti. Le risorse destinate sono diminuite quest’estate per consentire l’apertura dei nidi e delle materne, ma il servizio rimane. Ci sarà la Casa delle bambine e dei bambini che ospiterà cinque laboratori di ITER per ottimizzare le risorse.
La discussione è aperta, l’idea è di fare altri incontri e di condividere idee e riflessioni nei comitati fra genitori ed insegnanti.
Direttore: La situazione è difficile per gli enti locali sui quali è stato fatto ricadere il taglio della spesa pubblica. La sforatura del Patto di stabilità costa alla Città 30 milioni di euro, secondo Fassino è un patto stupido anche perché il Comune svolge e gestisce anche servizi di competenza statale come le scuole dell’infanzia ed in questo modo le paga due volte. Per rispettare il Patto il Comune non avrebbe dovuto pagare i fornitori né forse le insegnanti e quindi i servizi non avrebbero potuto essere mantenuti.
Avendo sforato il Patto il Comune non può più assumere per legge nessuno dal 1° di gennaio. Se il Governo accetterà la proposta fatta e il Decreto Mille Proroghe diventerà legge, il Comune potrà di nuovo assumere, ma occorre trovare soluzioni interne per tamponare la situazione.
L’assessore ha già esaminato che circa 50 dipendenti amministrative con ruolo di segreteria e titolo educativo sono disponibili a tornare ad insegnare. Coi sindacati si vedrà adesso quale modalità ci sono per meglio utilizzare il personale esistente.
Da settembre poi rimane il fatto che il bilancio per le assunzioni a tempo determinato non deve superare il 50% del bilancio del 2009 (ovvero circa 15 milioni di euro), bisogna quindi capire come riorganizzare e mantenere i servizi per superare anche questo limite. Si sta recuperando il personale di sostegno disponibile e si è aperta la gara per l’appalto della ristorazione scolastica per mantenere la qualità a costi più contenuti proponendo una filiera corta. Si è fatto anche un protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Entrate per fare controlli a tappeto e verificare le dichiarazioni delle iscrizioni di cui il 40% sono di redditi inferiori ai 7000 euro annui.
Con l’innalzamento dell’età pensionabile poi ci sarà sempre più bisogno di servizi per l’infanzia in quanto ci saranno sempre meno nonni disponibili.
Dirigente Nota: Su 800 educatrici ad oggi mancano 17 educatrici nei nidi e 12 insegnanti nelle scuole che non possiamo sostituire perché come Comune ci è vietato per legge. Si è dunque accelerato al massimo l’iter di trasferimento di personale interno disponibile in modo da non dover rimandare i bambini a casa. Per l’inserimento del personale è stato organizzato un mese di tirocinio di prova nei servizi con carenza di insegnanti ed un percorso formativo di riqualifica fino a giugno.
Per assenze brevi inferiori di una settimana non si fanno sostituzioni e quindi i bambini vengono messi insieme alle altri sezioni. Nei momenti di inizio e fine giornata non c’è la copresenza che è nei momenti centrali della giornata per poter svolgere le attività, il pasto e la nanna.
Idea di mobilità tra circoli per tamponare situazioni in cui la sicurezza non può essere garantita.
Assessore: si cambierà anche la modalità di contare le presenze al mattino e si pagherà in base alle presenze effettive, non più in modo forfettario, attraverso lettori ottici e smart card per il pagamento.
Si sta facendo rete con le circoscrizioni per far conoscere i servizi del territorio alle scuole, con la GTT per convenzioni scolastiche sulle tariffe dei biglietti, si sta lavorando per accorpare ed integrare i servizi esistenti anche con la Provincia e la Regione.
Il problema a settembre è di 90 posti vacanti per cui siamo pronti a raccogliere vostre proposte in questo quadro di riferimento.
La tête d'intérimaire
12 anni fa
Nessun commento:
Posta un commento